Lavoro
Il RBI garantisce la parte di reddito destinata a coprire i bisogni di base. Le persone non cercheranno più un impiego perché devono sopravvivere, ma perché nessuno desidera accontentarsi di sopravvivere. Potranno così negoziare le loro condizioni di lavoro per soddisfare le loro comodità, più che i loro bisogni vitali. Le condizioni di lavoro miglioreranno per motivare le persone, che già avranno una base di reddito, a impegnarsi di più. I primi potranno più facilmente negoziare condizioni di lavoro migliori a tempo parziale, se desiderano, e gli altri potranno ottenere un lavoro più facilmente. Dal canto loro, le imprese saranno sollevate dalla responsabilità di far vivere le persone. Saranno incoraggiate ad automatizzare i compiti più ripetitivi e meno attraenti.
Finanziamento del RBI
Il RBI non ha un vero costo. Non è un nuovo carico per lo Stato (come se si trattasse di costruire un ospedale o di fornire un servizio pubblico) ma una modifica alla distribuzione della ricchezza prodotta in modo che possa beneficiarne l’insieme della popolazione. Il RBI apporta la prima parte di reddito, quella che copre i bisogni fondamentali di ciascuna persona. Oggi, praticamente tutti hanno già un tale reddito minimo. Il RBI può quindi autofinanziarsi quasi totalmente, per il semplice trasferimento dei costi dalla parte di prestazioni sociali che sostituirebbe e da quella parte di valore, prodotta dall’attività economica, che copre i bisogni di base delle persone attive. Non resta dunque che un piccolo saldo da finanziare per le persone che oggi guadagnano meno di quell’importo e per i minori (dedotte le allocazioni familiari).
In cifre (statistiche 2012, OFS) : se si parte dall’ipotesi di un RBI di 2.500 Franchi per gli adulti e di 625 Franchi per i minori, la somma totale del RBI distribuita all’insieme della popolazione è di 208 miliardi. Il montante finanziato dal trasferimento del costo delle prestazioni sociali sostituite è di circa 62 miliardi. Il trasferimento della parte di valore prodotta è di 128 miliardi. Il saldo da finanziare è quindi di 18 miliardi, ovvero solo il 3% del PIL della Svizzera, meno dei costi della sanità legati al lavoro. Questo saldo può facilmente essere coperto in molti modi, come una correzione della TVA, della fiscalità diretta, una tassa sulla produzione automatizzata, sull’impronta ecologica, ecc.
Oggi si parla inoltre di altri sistemi di finanziamento del RBI, come il finanziamento con l’introduzione di una microtassa su tutte le transazioni (Chesney/Bolliger) o col beneficio della creazione monetaria nazionale (iniziativa federale per la moneta intera). Quale che sarà, il metodo di finanziamento ottimale sarà elaborato in seguito, probabilmente combinando diversi approcci. La scelta finale sarà rimessa al popolo in seguito a un’ulteriore votazione, perché l’iniziativa attuale propone solo l’adozione del principio del RBI.